“La maggioranza di centrodestra non scende in campo con i territori sulla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara e boccia la nostra risoluzione che impegnava l’esecutivo a istituire un tavolo permanente coordinato dal Direttore Generale della Regione Abruzzo sull’intero progetto, a garanzia dei Comuni e al fine di risolvere le criticità che accompagnano l’opera”, lamentano i consiglieri regionali PD Silvio Paolucci e Antonio Blasioli dopo l’approdo in aula della risoluzione sull’argomento.

“In questo modo la Regione rinuncia a fare sintesi con i territori, lasciando sole le comunità di Chieti, Manoppello, San Giovanni Teatino, Alanno e Scafa, cosa che sin dall’inizio dell’iter si era compreso, avendo visto mancare iniziative di tutela a fianco dei Comuni più interessati dagli effetti maggiormente impattanti del raddoppio. Sono stati lasciati soli dalla Regione durante le fasi del dibattito pubblico dei primi lotti e lo saranno anche oltre, anche per quei lavori non ancora progettati, come per le gallerie sotto al Monte Morrone e sopra le sorgenti del Giardino, dopo il pronunciamento di oggi sulla nostra risoluzione, che chiedeva semplicemente maggiori garanzie su un procedimento di dibattito pubblico che ha manifestato tutti i suoi limiti, manifestandosi come una illusione di partecipazione all’effettiva realizzazione dell’opera. Siamo i primi a dire che non si può fermare il progresso che corre con la velocizzazione del tracciato, per questo bisognava perorare, con la comunità, la migliore stesura del progetto, al fine di evitare che sfociasse in contenziosi, ricorsi e altri rallentamenti inevitabili, quando le voci dei diretti interessati vengono ascoltate, ma non tenute in considerazione. Sarebbe invece accaduto intorno a un tavolo capace di seguire tutto l’iter dell’opera e di dirimere le possibili controversie, poteva accadere anche in tempo con la costruzione delle alternative, visto che i lotti stanno andando ormai verso le conferenze dei servizi, per essere davvero utili a un progetto che non può fermarsi, ma che deve poter proseguire nel migliore dei modi possibile”.