La deputata Stefania Pezzopane dichiara: “Affollato incontro con Rosy Bindi all’Aquila organizzato per dare strumenti di conoscenza e di intervento alla città, in particolare per il rilancio della sanità pubblica. La situazione nella Asl 1 è pesante e, nonostante l’impegno straordinario di medici e personale sanitario, ogni giorno vengono denunciate situazioni molto critiche; in particolare all’Aquila, abbiamo dovuto mobilitarci per ottenere cose scontate ed abbiamo dovuto denunciare uno squilibrio della spesa e degli investimenti da parte della Giunta Marsilio. Siamo riusciti – anche grazie all’intervento degli stessi medici e dei sindacati – a recuperare alcune situazioni di vera e propria discriminazione ed accanimento verso l’ospedale e la medicina di base (ultima, la vicenda incresciosa delle mancate sostituzioni dei medici di famiglia e della riduzione dell’orario nelle USCA).  Ieri, abbiamo voluto fare il punto della situazione, stabilire dei percorsi di recupero e di rilancio del nostro ospedale, ragionare su come un buon utilizzo del Pnrr possa rafforzare la medicina sul territorio.  Lo abbiamo fatto con i medici, con il personale sanitario, con i sindacati e con le cittadine e i cittadini che numerosi sono intervenuti. Il Pnrr è uno strumento straordinario e dobbiamo saper cogliere le occasioni che ci offre per rilanciare la nostra sanità, tanto più in una città e in una realtà territoriale che, purtroppo, negli ultimi anni ha perso centralità; l’ospedale dell’Aquila, che vanta professionalità eccellenti, è stato ‘ristretto’ mentre sono state supportate le strutture sulla costa. Penso al covid Hospital realizzato a Pescara con un finanziamento da 13 milioni di euro a fronte delle briciole destinate alla nostra azienda sanitaria provinciale.  Per questo, vogliamo dare sostanza ad un progetto che rimetta al centro la sanità: L’Aquila è tanto più forte quanto più le strutture sanitarie sono in grado di accogliere in maniera eccellente le necessità dei cittadini. Il rilancio del San Salvatore e la strutturazione di una medicina territoriale d’avanguardia sono, per noi, obiettivi forti del programma di governo della città. Ho condiviso l’intervento appassionato di Rosy Bindi: va rafforzata l’assistenza territoriale e domiciliare, con la realizzazione di Case della comunità intese come luogo di presa in carico delle persone non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche sociale. Ciò impegna la Regione, e i Comuni – con i sindaci che avranno un ruolo determinante – ad una programmazione seria che tenga conto delle nuove sfide poste dal Pnrr senza dimenticare le storture da correggere, risultato dei due anni di pandemia: si sono trascurate la prevenzione e le diagnosi precoci, le liste di attesa si sono allungate. Su questo sarà necessario intervenire. Così come sul personale, che va necessariamente rafforzato: è una priorità per noi.  Se vogliamo rafforzare il servizio sanitario nazionale pubblico – ha detto Rosy Bindi – ‘bisogna avere il coraggio, e la capacità, di correggere alcune distorsioni che si sono verificate in questi anni’; noi, siamo pronti alla sfida e, per questo, tra qualche settimana torneremo a parlare di sanità. Biondi tace sulle criticità di gestione della Asl 1, evidentemente impossibilitato a criticare le scelte, dannose, della giunta regionale e del suo presidente Marsilio; noi crediamo, al contrario, che di sanità si debba parlare perché, oltre a rappresentare un diritto essenziale per le cittadine e i cittadini, ‘misura’ la qualità della vita di un territorio”.