Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa congiunta indetta dal Gruppo regionale PD e dai gruppi consiliari Partito Democratico, Lista civica per Sclocco Sindaco e Pescara Città Aperta del Comune di Pescara, avente ad oggetto: “Fondi per la nuova residenza universitaria: Regione e Comune non perdano questa occasione”.

Presenti il consigliere regionale Antonio Blasioli, i consiglieri comunali Piero Giampietro, Marco Presutti, Francesco Pagnanelli, il Segretario regionale GD Abruzzo Claudio Mastrangelo e il segretario provinciale GD Pescara Lorenzo Marinari.

La conferenza odierna parte dall’Ordine del giorno presentato dai consiglieri dei gruppi comunali di centrosinistra – primo firmatario Marco Presutti – e approvato in Consiglio comunale all’unanimità il 14 aprile 2022, per porre attenzione su un’imperdibile opportunità che la Città di Pescara può avere per riqualificare, trasformandolo in residenza universitaria, come per il vicino fabbricato ex Ferrhotel, anche lo storico palazzo Clerico, che, una volta riqualificato, amplierebbe ulteriormente la disponibilità di posti letto pubblici destinati agli studenti universitari.

Il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca n. 1257 del 30 novembre 2021 stabilisce le procedure e le modalità di accesso a circa 467 milioni di euro per cofinanziare fino al 75% delle spese necessarie la realizzazione di strutture residenziali universitarie, e, oltre a fondi nazionali, stanzia anche risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza: 300 dei 467 milioni sono parte dei 960 milioni previsti dal PNRR per portare il numero degli alloggi per studenti universitari dagli attuali 40.000 a oltre 100.000 entro il 2026.

Il primo termine per la presentazione dei progetti scadrà il 17 maggio 2022, il secondo il 31 gennaio 2023 e sono termini stretti per aderire all’impegno che il Consiglio Comunale di Pescara ha rivolto al Sindaco, alla Giunta regionale e all’ADSU.

Occorre che Comune e Regione candidino un valido progetto per questo bando che scadrà a maggio – dichiara Piero Giampietro, consigliere comunale di Pescara e capogruppo PD – perché riteniamo che il rapporto tra la città di Pescara e l’Ateneo debba essere stretto e simbiotico e avere la residenza universitaria principale pubblica nel centro della città è un’opportunità da cogliere al volo.

Marco Presutti, consigliere comunale di Pescara – partiti dalla buona esperienza fatta nella scorsa consiliatura di centrosinistra in Comune e Regione, in cui un bando ministeriale permise di ottenere la somma necessaria per recuperare e riqualificare il Ferrhotel, oggi è sempre più chiaro come l’Università rappresenti una leva fondamentale per la crescita e lo sviluppo della città e del suo tessuto economico, sociale e culturale. È noto che la disponibilità di alloggi pubblici e convenzionati, idonei alle necessità di un’ampia fascia di studenti, costituisca un attrattore molto rilevante per la scelta della sede universitaria dei ragazzi. Ecco perché è davvero un’occasione da non mancare, la partecipazione a questo bando ministeriale che attinge a Fondi del PNRR. L’impressione che abbiamo noi opposizioni, è che l’attuale amministrazione comunale a Pescara non ci stia neppure “provando”… è un atteggiamento incomprensibile e lesivo degli interessi della città e dei diritti degli studenti. E non vogliamo pensare che per l’amministrazione di centrodestra ci sia più interesse a favorire iniziative private.

Questa è un’iniziativa di proposta e anche un indirizzo verso un futuro di Pescara che possa coniugare assieme diritto allo studio e recupero di edifici pregiati. Il governo di centrosinistra regionale e comunale hanno materializzato il sogno del recupero del palazzo del Ferrhotel in un momento, gli anni 2016 e 2017, in cui non c’erano i fondi cospicui del PNRR.

Lo facciamo ora nel ruolo di opposizione che ci riserva anche una funzione di proposta – afferma il consigliere regionale Antonio Blasioli. Questo Ordine del giorno approvato in Consiglio comunale all’unanimità il 14 aprile 2022 continua ad andare verso il recupero di immobili dismessi, che sicuramente non fanno bene a Pescara e al suo centro, con la proposta del palazzo a fianco del Ferrhotel, che è la palazzina Clerico.

Sarebbe un bel recupero e sarebbe utile accorpare le due residenze universitarie e soprattutto potrebbe aiutare anche la richiesta degli studenti del nostro Conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara, ma non escludiamo anche altre ipotesi.

Tra Pescara e Chieti la domanda dei posti letto è intorno ai 3000 (parliamo di chi avrebbe diritto ad un alloggio gratuito sulla base della borsa di studio, nell’ambito di Chieti-Pescara). Attualmente sono attivi solo 65 posti letto su via Marconi/via Benedetto Croce (ridotti a 34 in periodo pandemico). Al Ferrhotel quando sarà pronto altri 66 posti letto. La caserma Pierantoni di Chieti ne darà 149, anche questa quando sarà pronta.

Insomma quando saranno pronte le due iniziative in corso a Pescara e a Chieti saremo a 280 posti letto, meno del 10% di posti letto rispetto ai potenziali aventi diritto.

Ora abbiamo un Ordine del giorno votato dal Consiglio comunale all’unanimità, e la volontà espressa dal Cda dell’ADSU. Manca la Regione che invitiamo a partecipare attivamente.

Due cose ancora da sottolineare. Per il bando del MUR il finanziamento è del 75% (il precedente bando dove partecipammo per il Ferrhotel, il cofinanziamento era del 50%) e per il 40% dei fondi è riservato alle Regioni del sud tra cui l’Abruzzo.

Ma soprattutto per questo bando si partecipa solo con uno studio di fattibilità, molto meno costoso di un progetto.

Il segretario provinciale GD Pescara Lorenzo Marinari ribadisce l’esigenza di un giusto e necessario protagonismo dei giovani, principali destinatari di questa misura. Implementare queste infrastrutture funzionali al polo universitario rappresenta un’occasione per offrire servizi d’eccellenza agli studenti che scelgono la nostra Università e la città di Pescara per il loro percorso formativo.

Il Segretario regionale GD Abruzzo Claudio Mastrangelo sottolinea che la povertà abitativa universitaria a Pescara, assieme agli episodi di “sommerso” negli affitti che si rilevano, costituisce un problema anche nella richiesta di borse di studio: molti studenti non possono presentare richiesta di borsa di studio universitario perché il loro affitto di casa non è regolare. Una maggiore offerta di residenzialità universitaria a Pescara permetterebbe a molti studenti di uscire dal circuito delle locazioni non regolari e accedere anche al sistema degli aiuti al diritto allo studio.