Non capisco perché l’assessore D’Amario si sia voluto umiliare pubblicamente, passando per incompetente e negando l’evidenza. Era chiarissimo che, purtroppo, la pesante ristrutturazione di Alitalia col passaggio ad ATI avrebbe rischiato tagli di personale e di voli.

A ottobre scorso lanciai l’allarme: il collegamento Pescare-Linate delle 7.00 con rientro alle 19.00 si trasformava in PE-MI alle 16.55 con rientro alle 15.10: orari assurdi per chi viaggia per lavoro.

A quella denuncia D’Amario rispose con supponenza: “Nessun rischio per il collegamento con Linate che dal 15 ottobre verrà potenziato (L’Aquilablog/01 ottobre 2021 @ 17:40-POLITICA).

In questa sua replica mi accusò di superficialità e sciatteria, garantì che non ci sarebbe stata alcuna ripercussione per l’utenza che utilizza lo scalo abruzzese, assicurò che i collegamenti sarebbero stati raddoppiati e ringraziò i vertici ITA per l’attenzione alle esigenze dell’utenza che sfrutta questo collegamento. In chiusura mi suggerì di accertare le informazioni in mio possesso prima di creare polemiche assolutamente prive di fondamento.

Evidentemente la fattucchiera a cui D’Amario si era rivolto, non aveva ben previsto il futuro.

Dal 1 aprile – come si vede qui in basso dagli screeshot degli orari sul sito della SAGA – si perderà il volo per Linate della mattina, i due voli di cui parlava D’Amario si riducono ad uno e l’unico previsto partirà a metà giornata. Stessa cosa vale per i rientri.

Come avevo ipotizzato la sola, scomoda tratta pomeridiana verrà prevedibilmente disertata dalla gran parte degli attuali utenti: così che ITA potrà a breve dimostrarne la non produttività e abolirle completamente il collegamento, con il silenzio complice di D’Amario e della Giunta Marsilio: l’Abruzzo e l’aeroporto di Pescara rischiano di perdere una rotta presente da oltre 20 anni.

Qualcuno sui social ironizza amaramente: “D’Amario forse inizia a lavorare alle 18.00, quando altri cominciano alle 4.00”. Ecco: non capisco perché per arroganza ci si debba far prendere in giro.

D’Amario è un assessore regionale, ha una responsabilità istituzionale e pubblica e dovrebbe – lui sì –  con serietà e correttezza, accertare le informazioni in suo possesso prima di bluffare, dando garanzie assolutamente prive di fondamento.

La Giunta e la SAGA dicano chiaramente agli abruzzesi quali soluzioni sono possibili per garantire un collegamento così importante.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci