Da lungo tempo si riflette, si discute e ci si scontra su come valorizzare un territorio pregiato come il Parco regionale Sirente-Velino.

Si tratta di un’area di enorme valore ambientale, culturale e turistico le cui caratteristiche di integrità, salubrità e qualità di vita la renderanno sempre più appetibile e richiesta non solo per periodi di vacanza ma – con adeguati servizi – anche per opportunità di vita.

Per questo, però, serve una strategia lungimirante che investa sui borghi, l’economia locale, i prodotti tipici.

Una strategia in grado di mettere a sistema tutte le energie presenti sul territorio, di investire adeguate risorse e di collegare il Parco con le azioni di sviluppo regionale.

Purtroppo negli ultimi anni, abbiamo assistito invece a scelte miopi che hanno solo prodotto una riduzione dei confini senza generare alcun beneficio.

L’ennesima dimostrazione della distrazione e dell’indifferenza della Regione Abruzzo sta nel lasciare incompleto il Consiglio Direttivo.

Ben sette mesi fa – sull’home page della Regione – (REGFLASH) US 210715 (/notizie_stampa) – veniva annunciata ufficialmente la firma, da parte del Presidente Marsilio, dei decreti di nomina del Presidente del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore e di tre membri del Consiglio Direttivo, scelti su indicazione della comunità del Parco, Francesco Franceschi, Sabatino Musti e Gianfranco Tedeschi.

A loro si sarebbero dovuti aggiungere (“a breve” era scritto nel comunicato) i tre ulteriori componenti nominati dalla Regione Abruzzo.

Ci troviamo a fine febbraio del 2022 ed ancora, dopo 7 mesi, non vengono nominati i 3 membri regionali.

Mi chiedo: perché, pur nella formale legittimità, questo Ente regionale viene amministrato da solo 4 rappresentanti comunali, senza completare il Consiglio Direttivo con il contributo dei membri regionali?

Le responsabilità e i compiti di questo organismo ne determinano le scelte di fondo e le concrete ricadute sulle comunità locali: la programmazione, il Bilancio, il piano economico-sociale, gli atti tecnico-finanziari, i provvedimenti amministrativi per il personale o sui Regolamenti, ecc.

Insomma, coinvolgere in tutto questo la Regione Abruzzo (che è il fondamentale interlocutore istituzionale ed ha la responsabilità Contabile, Economica e Patrimoniale del Parco stesso) nominando i suoi rappresentanti nel Consiglio Direttivo è un fatto doveroso ed essenziale, nel rispetto del Parco e dell’Istituzione Regione.

Il Parco Sirente-Velino ha bisogno di sostegno e di sviluppo: non deve essere lasciato solo.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci