“Ben vengano le interrogazioni di Fratelli d’Italia sul credito di Formula Ambiente verso il Comune di Chieti e le commissioni Controllo e garanzia, saremo ben lieti di spiegare bene a tutta la città da cosa nascono le richieste della società di gestione dei rifiuti e soprattutto quale governo cittadino ha generato quelle cifre, che si riferiscono al 2015, 2016 e 2017, quando a governare non era l’Amministrazione Ferrara. Anzi, potrebbe essere l’occasione giusta perché siano loro a spiegare a noi da dove arrivano quegli importi”, dura la risposta del sindaco Diego Ferrara e della Giunta Comunale alle esternazioni a mezzo stampa della minoranza sulla situazione debitoria dell’Ente.

“La nostra Giunta da ottobre 2020 è consapevole dello stato dei conti del Comune ed è quella che non è stata con le mani in mano, ma sta facendo di tutto per evitare alla città un nuovo dissesto, riuscendo persino a ottenere in un solo anno di lavoro oltre 40 milioni di finanziamenti, i più imponenti degli ultimi dieci anni, per poterle dare opere e servizi che merita e vederla rinascere – riprendono sindaco e amministratori – Quando ci siamo insediati abbiamo dovuto fare una ricognizione capillare e approfondita del debito dell’Ente per avviare il piano di riequilibrio che è ora al vaglio del Ministero e che comprende anche le cifre di cui si parla oggi sui giornali. Si tratta di spettanze che non sono ancora debiti, come qualcuno si ostina invece ad affermare, ma su cui stiamo definendo un accordo con Formula Ambiente che non solo sarà in linea con il risanamento dei conti, ma ci consentirà di evitare un contenzioso milionario e ridurre il dovuto a una cifra notevolmente inferiore a quella maturata da chi ha governato prima di noi. Con l’intesa potremo anche dilazionarla negli anni, in modo che il Comune possa pagarla e la società continuare ad operare.

Rispetto al pronunciamento della Corte dei Conti, che peraltro è stata messa al corrente dal ragioniere capo del Comune del lavoro in itinere sulle cifre dovute a Formula e per questo si è espressa, il fatto che si cerchi di attribuire, ancora una volta, a chi governa oggi osservazioni che invece riguardano i bilanci del Comune varati nel 2018, 2019 e 2020 dalla precedente Amministrazione di centrodestra, dà oltremodo la misura del peso politico di chi ha governato, esponendo la città al nuovo baratro dentro cui noi non vogliamo vederla cadere.

Le responsabilità verranno tutte a galla, perché si tratta di un processo che avviene in trasparenza e di una esposizione che ha avuto un preciso inizio e una evoluzione negli anni in cui noi eravamo nei banchi dell’opposizione. Per questo oggi ci pare incomprensibile essere destinatari di interrogazioni-inquisitorie e commissioni-processo. Ci saremmo invece aspettati ben altro atteggiamento da quelli che hanno portato la città alla situazione in cui si trova: perché la decisione di affrontarla e tentare la via del risanamento dei conti anziché il dissesto, salvaguardia anche chi è stato classe dirigente. In caso di dissesto, come bene sa chi lo ha vissuto nel 1993, l’ex maggioranza dell’Amministrazione Di Primio non avrebbe potuto ricandidarsi per 10 anni. Se sono in Consiglio, è perché noi abbiamo optato per il riequilibrio. In questi mesi abbiamo anche cercato di evitare la polemica e trovare una soluzione serena e pacificatoria a questo stato dei fatti, ma dai post sui social e dalle iniziative che vediamo, ci rendiamo conto che forse è stato tempo perso.

Questo significa essere irresponsabili? Di certo è di gran lunga meglio che continuare a raccontare bugie alla città”.