“Buon lavoro stabile a tempo indeterminato alle lavoratrici e ai lavoratori, ormai ex precari della ricostruzione dei comuni, degli uffici speciali e del Parco. A loro auguro ogni felicità. Sono orgogliosa per aver realizzato un loro sogno. Quello raggiunto è un obiettivo politico, un traguardo a cui ho lavorato per anni, anche quando quasi nessuno ci credeva e sembrava una missione impossibile. Con la firma dei contratti di lavoro si conclude un percorso. Ora abbiamo lavoratrici e lavoratori che hanno acquisito un diritto: quello di essere liberi e non più ricattabili e pronti a dare il meglio”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Stefania Pezzopane della presidenza del Gruppo e responsabile del Partito Democratico per le Aree terremotate e la ricostruzione.

“Ricordo come fosse ieri – prosegue l’esponente Pd – quando, da assessore al comune, promisi a quei precari che non li avrei mai abbandonati. E così è stato. Ho curato, anno dopo anno, le loro proroghe, una dopo l’altra, combattendo contro ogni pregiudizio, dialogando sempre con loro e con le organizzazioni sindacali, che vanno ringraziate per il prezioso lavoro. In particolare con la Cgil abbiamo più volte fatto il punto ed aggiustato il tiro. Per anni potevamo solo prorogare i contratti perché il decreto Brunetta impediva le stabilizzazioni nella Pubblica Amministrazione. Solo grazie al centro sinistra e alla riforma Madia siamo riusciti finalmente a stabilizzarli sopprimendo la legge Brunetta. Durante il Conte-bis, con il decreto sisma a fine 2019, venne approvato un mio ordine del giorno che aprì alla costituzione di un tavolo per la stabilizzazione dei precari della ricostruzione. Il premier Conte si occupò direttamente della questione con il suo infaticabile Capo di Gabinetto Alessandro Goracci con cui lavorammo alla norma e al suo finanziamento, contenuto nel decreto agosto”.

“Con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta – conclude Pezzopane – gli atti conclusivi e quindi in questi giorni la firma dei contratti tanto agognata. Con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non si scherza. Mi chiedo come la destra abbia potuto pensare di alimentare, grazie al decreto Brunetta, decenni di precariato negli enti pubblici. Le forze democratiche e progressiste devono dare centralità al lavoro e a chi lavora. Dopo questo straordinario risultato occorre una grande iniziativa per rilanciare, ad esempio, le stabilizzazioni dei precari nella sanità della Asl dell’Aquila e d’Abruzzo, con precari da stabilizzare e interinali da internalizzare. Il presidente delle Regione Abruzzo Marco Marsilio e la destra dimostrino di saper copiare quando fatto da noi al governo nazionale con i lavoratori della ricostruzione post sisma”.