“Con un’interpellanza chiedevamo alla Regione di valutare se richiedere la sospensione delle procedure di cessione a privati del Centro fieristico di Avezzano, condividendo un percorso con il Comune e le associazioni di categoria per ripensare a una scelta che finirebbe col penalizzare l’intero comprensorio marsicano e la sua economia, oggi sappiamo, dalla fragilissima risposta dell’assessore D’Amario, che l’esecutivo non lo vuole fare, per non ingerire nelle scelte dell’Arap, sebbene questa sia l’Azienda Regionale delle Attività Produttive”, attacca il capogruppo Pd Silvio Paolucci in Consiglio regionale.

“Lamentavamo che la Regione, tramite l’Arap stesse procedendo, lavandosi le mani degli effetti di questa scelta, che di fatto toglie al territorio un importante punto di riferimento per gli eventi fieristici e spazi dove coltivare progetti di sviluppo per il comparto economico e così, nei fatti, ci ha confermato l’assessore – incalza Paolucci – che ha più volte sottolineato l’indifferenza della Regione alle sorti del centro, al punto da snobbare anche ogni tipo di concertazione con Comune e associazioni di categoria sul futuro della struttura. Invece si potrebbe creare un indotto importante se sorti diverse venissero pensate e costruite con il Comune di Avezzano, peraltro disposto a farlo, con altri comuni della Marsica e con le associazioni di categoria, che invece l’assessore ha persino strigliato per aver utilizzato poco quegli spazi e per volere immaginare qualcosa di diverso dalla vendita a privati. Prendiamo atto di tanto disinteresse, perché non è affatto vero che il Governo regionale non possa concepire con l’Arap una possibilità diversa da quella invece decisa, chi dà l’indirizzo ai provvedimenti è la Giunta, con il conforto anche di procedure e firme tecniche. Invece dalla risposta è chiaro che non si ha nessuna intenzione di farlo. Così come l’impiego delle risorse del Pnrr che invitavamo a sondare allo scopo, perché compito di un governo regionale non è solo recepire, ma anche indirizzare tali fondi, concretizzando progetti, se si rinuncia ad avere tale ruolo o si ignora di averlo, non avremo mai in alcun settore una programmazione soddisfacente e utile attraverso questo strumento eccezionale di ripresa”.