“Con l’apertura del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara, vediamo realizzati la visione e gli obiettivi che il centrosinistra regionale e comunale delle precedenti legislature hanno messo nero su bianco e realizzato, avviando i lavori di una struttura all’avanguardia a livello nazionale e pronta a diventare un riferimento per tutto il territorio”, così il capogruppo e il consigliere regionale PD Silvio Paolucci e Antonio Blasioli.
“La nostra soddisfazione oggi è alta, perché vediamo realizzata nella struttura la programmazione della Giunta comunale e regionale di centrosinistra e il lavoro dell’ex manager Armando Mancini – sottolineano i consiglieri – che, anche se non taglieranno materialmente il nastro di questa struttura ambita e attesa, simbolicamente oggi consegneranno agli operatori sanitari e alla cittadinanza un Pronto soccorso efficiente e funzionale, pronto a restituire respiro alla situazione oberata e caotica registrata nei giorni scorsi.
Ci teniamo a sottolineare tale situazione, rispettivamente per aver portato in Consiglio comunale come vicesindaco di Pescara e di concerto con gli allora consiglieri di centrosinistra il progetto di ristrutturazione e ampliamento della struttura e come assessore regionale alla sanità, tale realizzazione, perché gli obiettivi che ci animavano allora erano quelli di dare un pronto soccorso moderno e di qualità, a livello strutturale e tecnologico, all’intera comunità e al nostro servizio sanitario. Un progetto che abbiamo seguito anche nel ruolo attuale, affinché i tempi non si dilatassero oltre, visti anche la fase post pandemia e la situazione di necessità in cui si trovano i reparti di emergenza del nosocomio pescarese. Con il raddoppio degli spazi a disposizione, la dotazione di tecnologie altamente avanzate, una maggiore sicurezza e un’assistenza più inclusiva e integrata all’utenza, il Nuovo Pronto Soccorso di Pescara sarà davvero un ospedale nell’ospedale ed eleverà immagine e standard del presidio.
Come amministratori che lo hanno fortemente voluto e che hanno posto le basi affinché si realizzasse, l’auspicio ora è che in questi spazi e grazie ai nuovi servizi, sia davvero possibile restituire dignità al malato che vi dovrà far ricorso, a maggior ragione per le funzioni che andrà ad assolvere dopo la pandemia. A tal proposito, con una struttura tale, ci saremmo aspettati che si fosse già concluso il lavoro di rafforzamento anche dell’organico sia del personale medico, sia di quello infermieristico alle dipendenze del Dottor Albani, ma dobbiamo registrare che tutto questo non è ancora avvenuto. Vigileremo affinché il prossimo passo sia questo nelle settimane a venire, altrimenti si rischia di depotenziare un presidio così innovativo già in partenza”.