Il metodo della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) rappresenta oggi uno strumento straordinario a disposizione dei nostri territori per affrontare con fiducia la stagione della ricostruzione post pandemia.

Le risorse complessive destinate a queste aree del Paese per i prossimi anni raggiungono una cifra di circa 2,1 miliardi di euro.

In Abruzzo la Strategia interessa complessivamente 103 comuni, inclusi nelle 5 aree individuate: Area Basso Sangro-Trigno; Area Val Fino-Vestina; Area Gran Sasso-Subequana; Area Valle del Giovenco-Valle Roveto; Area Alto Aterno-Gran Sasso-Laga.

I più recenti documenti programmatici approvati dalla Giunta regionale, a inizio giugno 2021, riguardano l’area “Gran Sasso-Valle Subequana” e l’”Alto Aterno-Gran Sasso Laga” (firmati rispettivamente  l’accordo di programma quadro e il preliminare rafforzato).

Se per aree interne si intendono i luoghi significativamente lontani dai servizi “minimi” e afflitti da uno spopolamento annoso e progressivo, obiettivo generale della Strategia è creare le condizioni perché in questi luoghi si possa felicemente scegliere di restare a vivere – o tornare a vivere  – riportando “i margini al centro” delle politiche e valorizzando le potenzialità anche economiche dei territori più fragili, oggi guardati con nuova attenzione e raccontati da una fiorente letteratura come la grande ricchezza di un’Italia rugosa e bella dentro, l’Italia da “riabitare”.

Promuovere lo sviluppo di questi territori significa migliorare i servizi di cittadinanza (assicurare istruzione di qualità, assistenza sanitaria di prossimità, mobilità intelligente, connessione veloce) e insieme favorire un’economia sostenibile, rispettosa dell’ambiente, capace di riconoscere e valorizzare le risorse materiali e immateriali e le vocazioni locali.

La fame di spazi aperti e il desiderio di natura sollecitati dall’emergenza sanitaria hanno impresso un’ulteriore spinta al già crescente fenomeno del turismo verde, lento, esperienziale, dei cammini e dei piccoli borghi.

Un’interpretazione lungimirante e feconda del Next Generation EU potrà modellarsi proprio sui punti di forza della SNAI: la tutela del territorio, l’attenzione all’inclusione sociale, la promozione della diversità naturale e culturale, la prassi della co-progettazione, la cooperazione tra i comuni, lo stimolo alle attività imprenditoriali innovative ed ecosostenibili.

Con le stesse prospettive e impostazioni di governance potrà essere messo a frutto il fondo complementare al Pnrr (complessivamente 1 miliardo e 800 milioni di euro) con programma di intervento titolato “Riattivare i luoghi e le persone”, dedicato ai territori dell’Italia centrale colpiti dagli eventi sismici e quindi anche, in particolare, alla nostra V area interna abruzzese coincidente con l’area del cratere.

Il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini afferma che “l’obiettivo del programma di intervento è quello di ricreare un ambiente idoneo allo sviluppo sociale e alla crescita economica, facendo leva sul rapporto tra le comunità locali e il contesto di riferimento attraverso la combinazione di azioni tra loro integrate che generano valore, liberano le energie produttive, rafforzano il saper fare e creano convenienze alla residenzialità e al fare impresa”.

Anche su questo fronte, quindi, la lezione della Snai potrebbe tornare utile. Per dispiegare pienamente le proprie potenzialità, però, la Strategia dovrà superare alcune criticità che rallentano fortemente i tempi di realizzazione degli interventi e rischiano di spegnere il sentimento di adesione e fiducia delle popolazioni coinvolte.

Tali criticità, segnalate di recente anche dall’UNCEM (https://uncem.it/wp-content/uploads/2021/06/UNCEM-Strategia-Montagne-e-Aree-interne-futuro-giu2021.pdf), devono essere prontamente affrontate e risolte affinché l’approccio della SNAI possa rappresentare un modello da seguire per realizzare i progetti di resilienza, innovazione e rilancio di tutti i comuni della nostra Regione, non solo quelli formalmente compresi nelle Aree interne.

 

Eleonora Magno
Responsabile Dipartimento “Strategia delle Aree Interne” PD Abruzzo