“Per la terza stagione consecutiva dall’insediamento della destra al governo regionale registriamo l’immobilismo di una Giunta che non riesce a programmare e, di conseguenza, a realizzare progetti fondamentali per lo sviluppo e l’economia dell’Abruzzo costiero”, un corposo e dettagliato dossier, quello presentato oggi ad Alba Adriatica dal gruppo del PD in Consiglio Regionale, nella conferenza stampa convocata per fare chiarezza sulle mancate promesse della Giunta Marsilio circa l’emergenza legata all’erosione della costa. Erano inoltre presenti il vicesindaco di Alba Adriatica, Alessandra Ciccarelli; il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio; il vicesindaco di Roseto Simone Tacchetti; il consigliere comunale di Silvi Marina Giovanni Rocchi;  il vicesegretario provinciale del PD, Paolo Tribuiani.

“Quello dell’erosione è un problema che investe tutta la costa abruzzese, abbiamo scelto Alba Adriatica per fare una vera e propria “operazione verità” sull’argomento, perché qui erano attesi lavori evidentemente travolti dal caos e dall’inerzia che regnano in Giunta – hanno evidenziato i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci –  Su questo litorale doveva infatti prendere corpo l’intervento più consistente in tema di difesa della costa, con la realizzazione di una spiaggia di alimentazione che aveva come obiettivo arginare un fenomeno che, negli ultimi anni e proprio nel tratto a nord di Alba Adriatica, ha prodotto gli effetti più devastanti. Un progetto che prevedeva un ripascimento e i cosiddetti “pennelli”, strumenti che, fra l’altro, gli attuali esponenti della maggioranza avevano sempre criticato, considerandoli inutili e dannosi, ma di cui, ad oggi, non si vede alcuna traccia, né si sa nulla, perché non è stato condiviso con le Amministrazioni locali, né con gli operatori turistici e con la cittadinanza.

Lo stallo. L’opera, stando alle promesse, doveva essere addirittura completata entro l’inizio della stagione estiva, ma tutto è fermo e finora nessun granello di sabbia è stato aggiunto sulla spiaggia erosa, a causa della confusione in cui si trova la Giunta, sempre più in balia dei litigi e regolamenti di conti. Una situazione paradossale, tant’è che l’assessore al Demanio marittimo, Nicola Campitelli, il suo collega con delega all’Ambiente e alla pesca, Emanuele Imprudente e il sottosegretario alle opere pubbliche Umberto D’Annuntiis, hanno pasticciato talmente tanto il provvedimento, che le osservazioni più feroci che di fatto hanno bloccato il progetto sono arrivate proprio dagli uffici delle Regione Abruzzo. Praticamente la “Regione blocca la Regione”. Sulla inadeguatezza dei tempi e la consistenza dell’opera, anche in considerazione del mancato coinvolgimento dei portatori di interesse, l’intera comunità locale si è mobilitata perché il progetto partisse e unitamente alle associazioni di categoria e agli operatori economici, ha prodotto proposte di miglioramento, dicendo no ai pennelli, ma le istanze sono state poi rigettare in sede di istruttoria.

I fondi. Purtroppo non va meglio ad altri Comuni della costa abruzzese, anch’essi beffati dalle promesse di una Giunta ormai al capolinea che nulla muove per affrontare il problema, ma come un disco rotto continua a dichiarare a mezzo stampa sui 7milioni di euro a disposizione per la difesa della costa. Anche su questi va fatta finalmente chiarezza: oltre 3,5milioni sono fondi nazionali con una immediata possibilità di impiego per la Regione Abruzzo e i restanti 3,5 sono a carico del bilancio regionale ma programmati su più annualità.

La difesa della costa. L’unica traccia nella presenza del presidente Marsilio a favore della costa abruzzese è data dalla approvazione del Piano di Difesa della Costa che, è utile ricordare, è frutto per la gran parte del lavoro e della programmazione della passata Giunta di centrosinistra. Possiamo tranquillamente affermare, senza timore di essere smentiti, che per le stagioni turistiche 2019, 2020 e 2021 nulla è stato fatto in questo ambito, ma il covid non c’entra nulla, c’entra, invece, l’inerzia di chi è al governo della Regione e a metà percorso non ha concretizzato nulla di ciò che ha promesso. A conferma di tutto ciò registriamo la totale latitanza sul tema anche da parte dei consiglieri di maggioranza, ormai completamente disinteressati al problema.

L’impegno del PD. In questi anni il nostro impegno è stato costante e tangibile: ci siamo fatti carico di iniziative e proposte concrete proprio per destinare maggiori risorse a una problematica che investe tanti Comuni e migliaia di imprese. In questa ottica è utile ricordare che nel maggio 2020 abbiamo proposto e fatto approvare una norma con cui vengono previsti 1 milione di euro per il sostegno delle imprese titolari di concessioni demaniali offese dagli eventi calamitosi marini del novembre 2019. I Comuni interessati sono: Martinsicuro (TE), Alba Adriatica (TE), Roseto degli Abruzzi (TE), Pineto (TE), Silvi (TE), Montesilvano (PE), Pescara (PE), Francavilla al Mare, (CH), Ortona (CH), Fossacesia (CH), Casalbordino (CH), Torino di Sangro (CH), Vasto (CH), San Salvo (CH). Purtroppo anche questa legge che doveva essere subito operativa e dare ristoro già nella scorsa stagione è stata bloccata dal presidente romano Marsilio”.

 

In seguito i consiglieri regionale del Pd hanno ribattuto al sottosegretario D’Annuntiis: “Inerzia totale dopo tre anni di promesse, ma per il centrodestra la colpa è sempre di chi c’era prima.  Infantile rispondere così ad un settore trainante come il turismo balneare. Intanto l’Abruzzo costiero per il terzo anno consecutivo resta senza tutela”. “Né scogliere, né pennelli, né ripascimento, nonostante i fondi e le procedure fossero in parte ereditati, questo è il frutto di due anni e mezzo di promesse fatte dal centrodestra alla categoria dei balneatori abruzzesi”, dura risposta del gruppo consiliare Pd alla replica del sottosegretario D’Annuntiis riguardo le critiche sollevate sulla gestione degli attesi lavori per contrastare l’erosione della costa. “Siamo alla terza stagione consecutiva senza interventi e il centrodestra pensa ancora a scaricare sulla Giunta precedente colpe che non ha – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci – Verità è che sugli interventi citati regna il caos che soltanto un’amministrazione superficiale e confusionaria è in grado di generare, tant’è il sottosegretario alle opere pubbliche D’Annuntiis e gli assessori, hanno pasticciato talmente tanto il provvedimento, che le osservazioni più feroci che di fatto lo hanno bloccato è arrivato proprio dagli uffici delle Regione Abruzzo. Altro che centrosinistra, la colpa è dell’incompetenza dell’attuale classe dirigente. Evidentemente i cambi casacca e il caldo di questi giorni, hanno mandato in confusione il Sottosegretario, che dovrebbe avere ben chiaro che il suo ruolo è governare, non fare propaganda, come ormai sempre più spesso accade. Noi abbiamo fatto il punto sulle promesse che il centrodestra ha fatto, nient’altro. Dei granelli di sabbia promessi ad oggi non ne è arrivato nemmeno uno. Dei lavori sbandierati ai quattro venti, non ne è partito nemmeno mezzo. Nessuna traccia neppure dell’erogazione degli indennizzi alla categoria approvati con il Cura Abruzzo un anno fa. La realtà è questa. Aspettiamo di essere smentiti”.