La conferma del declassamento dell’Ospedale di Sulmona previsto dal nuovo Piano Sanitario Regionale, che ha suscitato allarme e preoccupazione anche nella autorevole persona del Vescovo Michele Fusco, certifica che il forzista Marsilio ha definitivamente deciso di desertificare le aree interne non solo dal punto di vista socio-economico ma anche sanitario. E ciò in controtendenza a tutte le indicazioni che emergono dal drammatico momento della pandemia vissuto dal Paese, da cui si evince come sia fondamentale un rafforzamento della sanità di prossimità.

La vicenda del declassamento, come noto, è datata e chiama in causa altre responsabilità politiche tra cui quelle della sindaca di Sulmona, muta sul punto, che votò una delibera in Consiglio comunale con cui approvava il primo declassamento e quella l’ex assessore regionale 35 delibere in 5 anni, di cui non si conserva traccia, né allora né ora, di un intervento in proposito.

Alla vigilia del rinnovo dell’amministrazione comunale, l’ex assessore regionale 35 delibere in 5 anni, incapace di parlare sull’Ospedale ora come allora, parla di “rivoluzione”.

D’altronde come potrebbe occuparsi dell’Ospedale colui che è artefice della più grande involuzione politica cittadina e che da anni si occupa in maniera ossessiva solo di un argomento: la monnezza!

Quel politico della rivoluzione, artefice della involuzione, sancisce invece che potrebbe essere ancora la monnezza che dovremo accogliere da decine di comuni diversi dai nostri a tenere banco nel futuro politico della città. Per questo l’accordo con l’aquilano Biondi proprio sul Cogesa.

Da anni d’altronde importiamo ulteriore monnezza, raddoppiamo posti di lavoro per raccogliere e rovistare nella accresciuta monnezza, deliziamo i residenti della Marane con il profumo della monnezza.

Insomma, per citare un inimitabile Cetto La Qualunque, a Sulmona più monnezza per tutti!

E i rischi per la salute? E l’Ospedale?

Non è un argomento da politico della rivoluzione evidentemente, è un argomento su cui l’aspirante Don Chisciotte e la sindaca hanno taciuto e tacciono, un argomento da far passare, dimenticare, lasciar andare, “tombare” unitamente alla tanta monnezza di cui finora non ha esitato ad occuparsi ossessivamente con i risultati fallimentari che conosciamo.

La salute dei cittadini, i diritti dei cittadini, l’Ospedale per i cittadini non hanno avuto e non hanno alcuna importanza.

Il circolo Pd di Sulmona