“A breve il Partito Democratico abruzzese assumerà una propria autonoma iniziativa nei confronti di parlamentari europei e nazionali d’intesa con le altre segreterie regionali del Pd del Centro Italia affinché, secondo le indicazioni anche del Presidente della Regione Lazio, si dia seguito ad un patto di cooperazione tra le Regioni centrali per un moderno sistema integrato e intermodale di connessioni infrastrutturali sostenibili, che stia dentro la nuova strategia europea di reti Ten – T. Una iniziativa che fa seguito all’adesione dei nostri parlamentari e consiglieri regionali, assieme a quelli del Movimento Cinque Stelle, al documento delle associazioni datoriali e sindacali sulla trasversalità”: lo dichiara Daniele Marinelli, responsabile economia e lavoro del Pd Abruzzo, in relazione alla recente iniziativa intrapresa assieme al Movimento Cinque Stelle.
Marinelli prosegue: “Al capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo che ci invita a restare tranquilli, rispondiamo che purtroppo non ci fa stare tranquilli il fatto che la Giunta regionale non abbia indicato con chiarezza questa priorità nel documento Abruzzo Prossimo, che dovrebbe definire i progetti della nostra Regione sui fondi del Recovery Plan e della nuova programmazione europea. Anziché preoccuparsi delle dichiarazioni di qualche esponente isolato del Pd marchigiano, Mauro Febbo farebbe bene a preoccuparsi delle dichiarazioni del suo leader nazionale Antonio Tajani che vuole escludere l’Abruzzo dal nuovo corridoio mediterraneo. Se oggi l’Abruzzo è dentro questa partita lo dobbiamo al Governo Conte, all’iniziativa della ministra De Micheli che ha inserito la velocizzazione della Roma – Pescara dentro il piano nazionale delle infrastrutture, e all’impegno sulla Zes del ministro Provenzano, non certo alle sporadiche iniziative della Giunta regionale abruzzese volte solo a dimostrare in modo propagandistico una determinazione che nei fatti non esiste. Chiediamo ancora una volta a Mauro Febbo e soprattutto al Presidente Marsilio di raccogliere la nostra proposta di riattivare la procedura di trasferimento dei porti abruzzesi sotto l’Autorità portuale di Civitavecchia che resta la strada maestra per scegliere con chiarezza ed in modo inequivocabile la strategia di un pieno inserimento dell’Abruzzo nella nuova strategia europea di connessioni infrastrutturali. Altre soluzioni sono un ripiego che evidenziano ancora una volta la mancanza di visione e di coraggio dell’attuale maggioranza di governo regionale. La stessa richiesta di concretezza la rivolgiamo al sottosegretario Umberto D’Annuntiis: non basta manifestare preoccupazione per il destino e i finanziamenti riservati ai porti abruzzesi, le risorse vanno attirate attraverso le strategie di sviluppo”.