“L’impatto occupazionale previsto dal piano industriale presentato da Brioni per il periodo 2021-2025, che potrebbe riguardare fino a 320 lavoratori in esubero, allarma e preoccupa. Brioni, con il suo indotto, rappresenta per Penne, per l’area Vestina e per l’intera Regione Abruzzo un importantissimo punto di riferimento strategico, da un punto di vista industriale, sociale ed occupazionale”: lo dichiarano Andrea Vecchiotti, segretario del circolo del Partito Democratico di Penne, Daniele Marinelli, responsabile economia e lavoro del Pd Abruzzo, e Nicola Maiale, segretario del Pd della provincia di Pescara. 

I tre esponenti del Pd proseguono: “Le ipotesi previste dal piano non giungono inaspettate; da tempo è in atto da parte nostra un confronto con le parti sociali e tutti gli attori coinvolti, con il fine di approfondire le prospettive legate al futuro della casa sartoriale di alta moda. I numeri preannunciati sono drammatici; avvertiamo e comprendiamo molto bene tutto il carico di preoccupazione e di tensione espresso dai lavoratori e dalle lavoratrici. Ribadiamo la nostra piena fiducia nell’operato delle sigle sindacali e auspichiamo che l’azienda – come preannunciato – non intenda assumere alcuna iniziativa unilaterale. Siamo in campo, anche attraverso il coinvolgimento dei ministeri competenti e le sollecitazioni nei confronti della Regione Abruzzo, per individuare un percorso utile a trovare soluzioni adeguate e superare i rischi per l’occupazione. L’impegno del Partito Democratico è massimo, anche attraverso il lavoro di confronto e di ascolto messi in campo dal locale circolo di Penne. Siamo e saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che lavorano in Brioni e faremo tutto quello che è nelle nostre facoltà per garantire la salvaguardia dell’occupazione e il futuro di un marchio che ha fatto conoscere Penne e l’Abruzzo in tutto il mondo”.