Il consigliere regionale Dino Pepe scrive al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio: “La sua irritata risposta ad una mia legittima richiesta, che è utile sottolineare arriva direttamente dal mondo economico e produttivo della nostra regione, nello specifico quello della ristorazione, è la riprova, nei fatti, che non ha la percezione reale di quelli che sono i problemi concreti delle famiglie e delle imprese e conferma la distanza siderale tra la sua presidenza e i cittadini abruzzesi.
Lei, che evidentemente di personaggi di fumetti se ne intende, visto che nel pieno di una crisi economica ha destinato soldi dei contribuenti abruzzesi al festival dei cartoni animanti, mi fa tornare alla mente lo stralunato Sor Pampurio che si ricorderà, come sulla carta era arci-contento a completo dispetto del modello che incarnava, mentre rappresentava in realtà, un soggetto piuttosto irascibile e suscettibile tanto che poteva diventare in breve arci-scontento.
Ora, partendo dall’assunto che siamo tutti arci-scontenti di come sta guidando la nostra (non la sua) regione, mi auguro che la nota suscettibilità – che ha confermato nella risposta alla mia richiesta di destinare ai ristoratori le risorse stanziate per il ritiro del Napoli Calcio e che dimostra quotidianamente anche nelle trasmissioni televisive nazionali, ultima in ordine cronologico, dove ha perso letteralmente le staffe, è stata la questione della vaccinazione dei 40 guardia parco – provenga dal fatto che anche lei provi vergogna di come sta gestendo l’emergenza sanitaria ed economica in Abruzzo. Mi auguro che il suo nervosismo derivi dall’imbarazzo di aver dato priorità, nella campagna di immunizzazione da covid-19, ad altri soggetti rispetto alle categorie a rischio e agli ultra 80enni. Mi auguro, che l’irascibilità che dimostra, sia data dall’aver compreso che in questi mesi ha collezionato tanti di quegli errori che ha portato, ad esempio, la nostra regione ad essere l’unica “zona rossa” d’Italia e che la conseguenza di avere più giorni di chiusure del resto del Paese è stata esclusivamente a causa di sue scelte che si sono rilevate sbagliate oltre che giuridicamente dubbie come le ordinanze da lei firmate e sospese dal Tar.
Quanto al “milione di euro” appare evidente che è lei ad essere in mala fede e dimostra, cosa grave, di non avere approfondita conoscenza del bilancio della Regione Abruzzo, in quanto, nell’ordine: i fondi destinati agli operatori del mare colpiti dagli eccezionali eventi meteo marini verificatisi nel mese di novembre 2019, sono contenuti nel cosiddetto “Cura Abruzzo 2”, dove la giunta da lei presieduta a distanza di dodici mesi dall’approvazione della norma ancora non emana la modulistica per permettere agli aventi diritto di presentare domanda; Casa di riposo di Sant’Omero, ora chiusa grazie al suo interessamento, anche qui è utile metterla al corrente che le risorse sono già previste dall’articolo 9 della L.r 10/2020; per quanto riguarda gli operatori delle mense scolastiche, qui i fondi necessari ammontano a 3 milioni, è male informato anche su questo, la sua maggioranza ha bocciato un mio emendamento che aveva già avuto il parere favorevole dalla commissione bilancio, e le coperture finanziarie provenivano dalle rimodulazioni di fondi europei. Su questo tema non si ha avuto rispetto, inoltre, dell’impegno preso dal Consiglio regionale che all’unanimità ha approvato una mia risoluzione. A questo, mi permetto anche di aggiungere e torno con l’occasione a sollecitarla, che l’intera Val Vibrata, sta rischiando di perdere 10 milioni di euro, da destinare alle imprese e ai lavoratori del territorio, perché lei non ha ancora provveduto a ratificare la proroga triennale dell’accordo di programma dell’area di Crisi Complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno.
Visto che, come è noto, mi occupo solo di cose serie e non rispondo alle provocazioni, rimanendo in tema calcistico, la invito a smettere i panni del presidente campione dello “scaricabarile”: secondo lei infatti tutte le questioni ancora aperte in Abruzzo per metà sono responsabilità della giunta precedente e per l’altra colpa del “Governo nazionale”. Interrompa i continui litigi nella sua maggioranza – dati dalla penosa ricerca di poltrone – e si occupi di fare gli interessi di tutti gli abruzzesi e non l’avamposto di fratelli d’Italia. Salutandola, le confermo già da ora che, come ho sempre fatto, sarò in aula, in Consiglio regionale, e darò il mio contributo durante la discussione e la votazione di tutti i provvedimenti che riguardano il bene della mia Regione, l’Abruzzo”.