“Mentre altre Regioni stanno assolvendo al compito di vaccinare i nostri cittadini, a partire dai più deboli, l’Abruzzo è in pieno caos. Si tratta di un compito letteralmente vitale per le singole persone ma anche per l’intera nostra società ed economia; perché solo così potremo uscire rapidamente dall’occhio del ciclone della pandemia”: inizia così la dichiarazione del segretario del Partito Democratico abruzzese, Michele Fina. 

Fina ricorda: “Nella Regione Lazio, ad esempio, all’atto della prenotazione la piattaforma messa disposizione fornisce l’appuntamento e tutto è gestito con puntualità ed ordine, quanto mai necessario per gli obblighi di distanziamento fisico. In Abruzzo invece assistiamo a tempi di attesa indeterminati anche per il primo nucleo di soggetti interessati (ultraottantenni e persone fragili), incertezza dei criteri e delle modalità, assembramenti mal gestiti fuori dai luoghi di vaccinazione. Insomma esattamente il contrario di quello che avevamo chiesto e che si sarebbe dovuto fare per buon senso. Invece del rispetto dei criteri uguali per tutto il Paese, dell’organizzazione, dell’efficienza, della trasparenza abbiamo caos, approssimazione e opacità. Quindi, oltre alla pandemia generiamo l’infodemia dei tanti che giustamente denunciano da ogni dove incomprensibili storture. Il tutto ovviamente non può essere attribuito alle operatrici e agli operatori sanitari che sono sul fronte e che fanno quello che possono ma a chi dovrebbe organizzare la macchina, prevenire i problemi, essere chiaro con i cittadini. Cioè al governo regionale”.