Taglio corse autobus sì – Taglio corse autobus no.

È questo il dilemma per TUA e Regione Abruzzo?

Nonostante gli inutili e falsi teatrini tra Sospiri e Giuliante nei giorni scorsi, con il presidente del Consiglio regionale che chiedeva di sospendere il piano di tagli delle corse e il presidente della Tua che gli ricordava che le decisioni dell’azienda del trasporto unico locale vengono prese di concerto proprio con la Regione, oggi, con l’uscita di Pescara dalle aree a maggiore restrizione, il problema del mancato ripristino delle corse degli autobus continua a persistere, a danno dei lavoratori e dei cittadini.

E delle circa 900 corse ad oggi tutte contribuite al 100% dalla Regione Abruzzo, nel servizio urbano da 504 corse si passa a 381 e non va meglio al servizio extraurbano (alcuni esempi: la zona di Pescara Colli viene fortemente penalizzata con rilevanti tagli alle linee 4 e 4/; la linea 16 che raggiunge Montesilvano Colle con partenza da FS Pescara e Montesilvano è ridotta a 3 corse giornaliere rispetto alle 17 previste; la linea 12 che transita per ospedale, motorizzazione,gescal e la linea 38 che collega l’Aeroporto con Cappelle Terrarossa sono del tutto soppresse, così come le corse da Città S. Angelo verso Pescara).

E questi tagli si aggiungono alle corse già tagliate per la chiusura delle scuole.

A febbraio, con l’istituzione della zona rossa a Chieti e Pescara, nel giro di un fine settimana Tua applicò drastici tagli ai servizi di trasporto, senza neppure informare adeguatamente gli utenti.

Con il ritorno in zona arancione, dopo circa un mese, l’azienda del trasporto unico locale non sta adottando la stessa sollecitudine e solerzia nel ripristinare il piano delle corse degli autobus, disattendendo totalmente gli impegni annunciati presi con i vertici regionali, ovvero di procedere al ripristino dei servizi tagliati contestualmente al ritorno in zona arancione nel comune di Pescara, con ripercussioni sia per i passeggeri, quasi privi del servizio essenziale della mobilità pubblica, sia per i propri dipendenti, molti dei quali collocati in cassa integrazione o in ferie forzate.

Tuttavia, mentre si tagliano le corse e si lasciano i dipendenti in cassa integrazione, complice uno scarso controllo regionale – escluse le ramanzine pubbliche buone solo per fare propaganda – Tua si occupa di altre priorità, come per esempio spendere 360.000 euro per il leasing di tre anni di 6 Audi destinate alla Direzione Generale di Pescara (contratto da 110.000 euro) e per il noleggio a lungo termine di altre 24 auto destinate a Direzione generale e alle Unità di Produzione (contratto da 250.000 euro). Pensare che all’inizio la spesa avrebbe dovuto essere addirittura più corposa, pari a 550.000 euro, ma quel bando è stato fortunatamente annullato e la spesa almeno ridotta. Verrebbe da pensare che Tua avesse ipotizzato di cambiare ragione sociale e avviare un servizio Taxi o Ncc.

Ad oggi quindi, le promesse di Tua e della Regione non sono state mantenute e il piano delle corse degli autobus non è stato ripristinato nonostante il ritorno in zona arancione.

I servizi oggetto di tagli indiscriminati e ingiustificati non sono stati reintegrati, i dipendenti di TUA vengono lasciati in una situazione lavorativa precaria e i cittadini privati dell’operatività piena del trasporto pubblico locale. Però c’è un nuovo parco auto a uso dell’Azienda.

Le priorità della Regione a guida centrodestra appaiono tutt’altre da quelle che servirebbero davvero ai cittadini e agli abruzzesi converrà fare autostop e chiedere un passaggio a Marsilio, Sospiri e Giuliante.                                                                                                     

Il consigliere regionale Antonio Blasioli