“La mancata riattivazione del Consultorio di Francavilla al Mare ha dell’incredibile, è stato chiuso senza preavviso ad inizio 2020 e ad oggi abbiamo ottenuto l’impegno ad una riapertura entro febbraio 2021. Ancora più grave la situazione inerente il nucleo di cure primarie presso l’ex Padovano dove in due anni di governo del centrodestra nulla si è fatto, pur vivendo un periodo delicato e importante qual è quello della pandemia e le risorse per oltre 1 milioni di euro sono state definite e trasferite con le delibere del governo di centrosinistra”, così oggi in Consiglio regionale il capogruppo PD Silvio Paolucci che ha ricevuto oggi in aula la risposta alle due interpellanze dedicate. 

“Eppure l’emergenza sanitaria ha reso ancora più urgente l’esigenza di puntare sui servizi territoriali – riprende l’ex assessore alla Sanità – specie se si tratta di sanità socio-assistenziale. Il Consultorio ha chiuso i battenti in piena emergenza Covid e da allora non è stato più riattivato. La struttura esiste da anni ed è diventata il punto di riferimento anche per i centri vicini, servendo un largo bacino d’utenza di circa 60.000 abitanti che oggi sono stati lasciati senza un riferimento e sono costretti a muoversi sul territorio, con i conseguenti disagi anche portati dall’emergenza covid. Per la riapertura immediata si sono mobilitati proprio i cittadini, ma non hanno ottenuto nulla, se non un impegno, come quello dato oggi come risposta all’interpellanza a riaprire a fine febbraio 2021, data che deve essere rispettata, perché è impensabile procrastinare oltre il disagio. 

Come impensabile è non attivare l’UCCP di Francavilla, l’Unità complessa di cure primarie ha un valore strategico in questo momento e non solo per il bacino d’utenza: a parte la pandemia, resta la necessità di alleggerire gli ospedali dai codici bianchi, nonché dai casi affrontabili attraverso la medicina territoriale, questo anche in vista della massiva campagna vaccinale che si svolgerà a breve contro il Covid. Nulla di impossibile, perché si tratta di dare seguito a una procedura avviata, il cui cronoprogramma deve essere necessariamente rispettato, ma su cui questa Giunta non ha fatto nulla e non può continuare ad aspettare”.