Si è svolta presso la Ruzzo Reti SpA l’Assemblea dei Soci per la nomina del Collegio Sindacale, organo di controllo e garanzia sulla gestione dell’importante società partecipata, ma nonostante i contatti avuti nei giorni scorsi da tutti i partiti per trovare una quadra tra le varie anime dell’Assemblea stessa, garantendo così la più ampia rappresentanza all’interno di questo organo, non c’è stata la minima volontà da parte dell’attuale governance del Ruzzo di condividere la composizione dello stesso, lasciando di fatto fuori dalla compagine di controllo una platea che rappresenta circa la metà del capitale sociale.
Si era prospettata la possibilità anche di un nome condiviso sia per il ruolo di Presidente del Collegio che dei componenti, visto che più nomi tra coloro che avevano presentato la domanda era possibile una condivisione anche dal centrosinistra, ma si è invece deciso, all’ultimo, di tirare dritto con la terna proposta dall’attuale maggioranza in senso alla Ruzzo Reti SpA, alla faccia degli accordi e delle trattative messe responsabilmente in campo per evitare un nuovo scontro in seno all’azienda!
Così questa mattina in Assemblea si è deciso, con un accordo centrodestra-Italia Viva, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di Federico Iachini, attuale Presidente della Giulianova Patrimonio e Revisore Unico al BIM Teramo. Con lui sono stati nominati Antonella Coduti e Gianni Mancinelli. Una soluzione che viste le modalità con le quali è stata definita, non poteva essere sostenuta pienamente.
Ancora una volta siamo di fronte ad un vero e proprio “schiaffo” dato alle regole democratiche che, per una realtà così importante come appunto la Ruzzo Reti SpA, imporrebbe una maggiore condivisione nelle scelte, soprattutto se si parla di un organo di controllo come è il Collegio Sindacale. Per l’ennesima volta non si è tenuto minimamente conto delle indicazioni che arrivavano da buona parte dei soci, tra i quali anche il sindaco di Montorio al Vomano, nonostante l’atteggiamento responsabile avuto e mostrato. Questa poteva essere l’occasione per una riapertura del dialogo sul futuro di questa importante società partecipata, ma si è preferito optare per l’ennesima prova di forza e di arroganza nei confronti del territorio.
Piergiorgio Possenti
Segretario Provinciale PD Teramo